mercoledì 6 marzo 2013

Il Professor RENATO CAPONE

Da STONATA LIVE del 06-03-13


Rivelazioni scottanti dal mondo della politica, l'interpretazione scomoda dei fatti più importanti che accadono in Italia, l'unica vera voce libera della cultura italiana...

per ascoltare la puntata: ascolta qui






 







Storia e bilancio di un sogno

In occasione dell’ultima tornata elettorale, cedendo alle richieste e alle invocazioni per venute da più parti, ho deciso di impegnarmi in prima persona e di scendere in campo. Come potevo ignorare gli accorati appelli di tante persone che palesavano la loro sofferenza per il degrado culturale dell’Italia? Come potevo rifiutarmi di dare il mio contributo alla causa? Ero restio, lo confesso, ma non potevo più tirarmi indietro e far finta di niente, soprattutto dopo l’ultimo tranello linguistico di cui gli Italiani sono stati vittime: ci avevano dato ad intendere che dopo Berlusconi avremo avuto mari e monti, e invece si trattava di Mario Monti!
E così con i miei fidi collaboratori, Escamillo, la professoressa Mizzoni e Kim Rossi Stuart, ci siamo riuniti nella sede del nostro comitato a Prato (quale posto migliore per scendere in campo?) e dopo un’estenuante riunione, abbiamo dato vita al nostro partito! Sul nome da dare alla nuova realtà politica ci sono stati  inizialmente pareri e proposte contrastanti:  qualcuno voleva puntare sulle difficoltà e le fatiche che attendono il nostro paese proponendo il nome Sforzo Italia, altri avrebbero voluto puntare sulla lotta di classe e la tassazione dei beni di lusso chiamandolo Il Taglio dei Valori, qualcuno ancora voleva prenderla con filosofia chiamandolo Partito Presocratico. Alla fine ha prevalso il buon senso e, avendo ben presente quello che è  il lume ispiratore del nostro movimento, abbiamo deciso di fondare Cultura e Pubertà.
La pubertà è quel periodo di cambiamenti che portano un fanciullo alla maturazione e, allo stesso modo, l’Italia deve attraversa una fase di cambiamenti per arrivare finalmente ad essere una nazione adulta. E come è possibile tale passaggio se non attraverso la cultura? Cultura vera, però! Non quel ciarpame prodotto  ed ostentato (salvo rare eccezioni) dal dopoguerra in poi! Lo spessore culturale dell’Europa e dell’Italia in particolare è ridotto ai minimi storici. Del resto in un’epoca in cui viene consegnato il Premio Nobel a Dario Fo cosa possiamo aspettarci? Noi diciamo basta! E’ il momento di dar vita ad un nuovo rinascimento italiano, attraverso la valorizzazione e la riscoperta della nostra cultura, della nostra storia, delle nostre tradizioni, della nostra arte, che tanto grande avevano fatto l’Italia in passato! Si tratta di fare un passo indietro, sì, ma solo per prendere meglio la rincorsa per il balzo verso il futuro!
Queste premesse, questi motivi ispiratori, hanno raccolto subito il consenso e l’entusiasmo di tantissime persone, persone comuni come personaggi famosi,  che hanno voluto darci il loro sostegno e la loro fattiva collaborazione e questo ha moltiplicato le nostre energie e i nostri sforzi: siamo riusciti in pochi giorni a stilare un programma innovativo e a formare una squadra di governo. Sì, una squadra di governo, perché non avevamo nessuna intenzione di presentarci alle elezioni per avere visibilità, fare un po’ di clamore e meno che mai sperare di poter avere qualche poltrona fungendo da ago della bilancia: no, abbiamo deciso di partecipare per vincere!
Il nostro sarebbe stato un governo tecnico, formato da persone competenti ed esperte dei settori che sarebbero andate a coordinare e dirigere. Questi sono i nomi di alcuni tecnici che avrebbero retto i principali ministeri: alla Difesa Paolo Maldini; alla Salute la Signorina Boccasana; all’Ambiente Kim Rossi Stuart (ci teneva tanto..); al Tesoro Gollum; Presidente del Consiglio Carmine Caccavale (il mio tecnico della caldaia).
Avremmo voluto annoverare tra le nostre fila anche delle campionesse sportive che fanno pubblicità in televisione, come ha fatto il PD con Josefa Idem o Monti con Valentina Vezzali. La prima a rispondere a tale appello è stata la postina emiliana testimonial dell’adesivo per dentiere, che caldeggiava la sua candidatura asserendo che pubblicità innegabilmente la fa ed è sportiva perché fa tanta strada in bici ogni giorno per consegnare la posta. Inutile dire che ci siamo fermamente opposti! Come può un partito basato sulla cultura ad accettare la candidatura di chi dice una frase come ‘davanti a una bella fetta di lampone me ne mangio due fette’? E’ un orrore sotto ogni punto di vista: grammaticale, matematico e perfino botanico culinario… il lampone si mangia a fette?
Mi sono dilungato su questo aneddoto, apparentemente insignificante, perché in realtà è risultato essere fondamentale per le sorti del nostro movimento. Ho raccontato, infatti,  tale episodio su Radio Stonata all’interno della trasmissione di Alessandra Maria Segneri, che non  ha mai fatto mancare il coraggioso sostegno suo e della sua emittente. Da lì il discorso si è spostato sulle altre pubblicità ingannevoli e sulle collusioni tra pubblicitari e Massoneria, con particolare riferimento ai cosiddetti Illuminati. Forse è stato un errore, perché abbiamo pagato sulla nostra pelle tale intromissione dei poteri forti, forse era meglio evitare e rimanere sui binari delle campagne elettorali classiche, ma io credo di no. La cultura è la nostra ragione d’essere, e la cultura è nemica dell’ignoranza, quell’ignoranza nella quale i manovratori occulti vorrebbero relegare i cittadini. Le ritorsioni sono state pesanti, ma non come lo sarebbe stata la nostra coscienza se avessimo taciuto.



Ma accantoniamo per ora questi argomenti e torniamo a parlare del nostro partito.
Il programma di Cultura e Pubertà era particolarmente ricco ed innovativo. Di seguito espongo alcuni dei punti salienti.
-          Accorpamento di alcuni ministeri trascurabili (ad esempio Sviluppo Economico e Politiche Agricole ed Alimentari), in un unico dicastero ed avere così, al posto di tanti ministeri, un maxistero
-          Decentramento amministrativo spostando le sedi di alcuni ministeri. Ad esempio il Ministero della Difesa a Fortezza, in provincia di Bolzano; il Ministero dello Sport a Campione d’Italia; la Pubblica Istruzione ad Auletta, in provincia di Salerno; il Ministero della Salute a Napoli, nel rione Sanità
-          Istituzione dei Ministeri della Musica, della Letteratura e delle Arti Visive
-          Insegnamento del Canto Lirico sin dalle elementari
-          Introduzione di nuovi reati penali quali Omessa Vocale, Abuso di K e Acronimo Ingiustificato 
-          Restituzione dell’IMU. Non tramite pagamenti in denaro, che sarebbe difficile reperire, ma in libri, sfruttando le giacenze di magazzino degli editori, ingenti in un paese come l’Italia dove tutti scrivono e nessuno legge
-          Sgravi fiscali per chi si dedica al mecenatismo
-          Riforma della tassazione introducendo tre aliquote IRPEF in base alla cultura dimostrata da ciascun contribuente
Il fiore all’occhiello del nostro programma era però una rivoluzionaria riforma della lingua italiana! Con la consulenza e il consenso dei paladini dell’italiano più integrale, l’Accademia della Crusca, avevamo infatti proposto di eliminare dalla lingua italiana quel fastidioso e disarmonico suono prodotto dall’incontro della T con la R o della D con la R, introducendo una E tra le due consonanti. Il risultato sarebbe che troppo verrebbe sostituita da teroppo, drago da derago, attratto da atteratto, e via dicendo, donando più musicalità, pienezza ed armonia ad una lingua già splendida come quella italiana.
Alla fine di tanti sforzi è arrivato finalmente il giorno delle elezioni e.. Sorpresa! Il nostro (bellissimo) simbolo sulle schede non c’era!! Evidentemente la nostra presenza,  il consenso raggiunto e gli argomenti trattati hanno dato fastidio. Evidentemente abbiamo scoperchiato pentole che dovevano rimanere chiuse e pestato calli particolarmente dolorosi. Ma non importa! Quello che conta davvero per noi è il consenso, l’entusiasmo, l’appoggio ricevuto dagli Italiani. Il nostro obiettivo era e rimane smuovere le coscienze, e per farlo non ci serve occupare un qualsivoglia scranno, ma ci basta parlare, ascoltare, stare a contatto con la gente. Infinitamente piacere ci ha fatto la solidarietà dell’Italia produttiva, quella degli imprenditori e dei lavoratori! Hanno manifestato tutto il loro appoggio alla nostra causa, infatti, i gestori degli alberghi di lusso, particolarmente vicini a noi perché come noi sono stati truffati e defraudati (sono stati loro gli ideatori  del Movimento 5 stelle); così come abbiamo molto apprezzato il sostegno dell’associazione degli allevatori italiani, con il loro Movimento 5 stalle! Alla fine, comunque sia andata questa prima tappa del nostro cammino, è stata una bella esperienza che ci ha profondamente arricchiti. L’unico ad averla presa davvero male è Kim Rossi Stuart. Aveva messo tanto impegno ed entusiasmo in questa iniziativa che i torti subiti l’hanno ferito profondamente, tanto che ha deciso di abbandonare la vita pubblica, sia artistica che politica, per seguire il suo destino ed è stato assunto dalla Lufthansa come assistente di volo. Nomen Omen, dicevano i Latini…
Peccato però non aver partecipato alla grande festa post elettorale! E sì, perché quel periodo di tempo che va dalla chiusura dei seggi al giorno dopo il termine degli scrutini è una grande festa! Si passa da una fase iniziale in cui si seguono i risultati che man mano arrivano, come si fosse a una corsa di cavalli, con tanto di telecronache enfatiche da parte dei commentatori, al momento in cui i conteggi sono terminati e tutti sono vincitori! Quello perché è primo come coalizione, l’altro perché è primo come partito, uno perché ha guadagnato rispetto alla tornata precedente, un altro perché ha perso meno di quanto si prevedeva. Bellissimo! Un gran carnevale di gioia, festeggiamenti e congratulazioni! Finché poi, passato l’effetto dello spumante che era stato preventivamente comprato e non poteva essere di certo sprecato, torna quel minimo di lucidità e tutti si accorgono che in realtà, forse, le cose non sono andate così bene…
Volendo provare a fare un’analisi del voto possiamo dire che il PD ha perso le elezioni sin dalle primarie. E non poteva essere altrimenti  visto che il candidato Premier ha basato la campagna elettorale sullo smacchiamento del giaguaro. Ma andiamo! L'espressione Amico del giaguaro, per indicare l'antagonista, non si usa più dagli anni '60! Così come ha perso le elezioni alle primarie anche il centro-destra. 'Ma il centro-destra non ha fatto le primarie', mi direte. Appunto...
Alla fine, inutile negarlo, gli unici vincitori sono Grillo e il suo mentore  Casaleggio (che ricorda più un formaggio che uno statista). Sono quelli che hanno capito tutto!  Nella nostra epoca i mezzi di informazione che contano (il controllo dei quali è fondamentale per conquistare il potere) non sono più giornali e televisioni, ma internet e in particolare i Social Network, e loro lo hanno capito prima di tutti acquisendo un predominio e un vantaggio incolmabile; così come prima di tutti hanno capito che il segreto per avere consensi dalle persone è farle credere partecipi. E così tutti a condividere  e diffondere con la rapidità di un virus,  link e proclami su Facebook (il più delle volte falsi o tendenziosi, fatti partire scientificamente) , dandosi l'illusione di essere protagonisti di una democrazia allargata, a volte sparandole  così grosse che più che grillini andrebbero chiamati grilletti. E poi questo Grillo... E' davvero la mente del movimento o è soltanto il carismatico uomo di spettacolo navigato, messo a declamare monologhi preconfezionati? Il fatto che si rifiuta di partecipare a qualsivoglia intervista, dibattito, confronto farebbe insospettire. Cioè, Grillo non risponde a una domanda che sia una! Mi è capitato di incontrarlo in un bar qualche settimana fa: ha ordinato un bicchiere d'acqua e quando il barista gli ha chiesto se liscia o gassata è montato su tutte le furie inveendo contro i giornalisti! E sì che la storia della televisione qualcosa dovrebbe avergli insegnato: un auricolare alla Ambra potrebbero fornirglielo per essere guidato anche nelle situazioni più difficili.
Ma sono problemi di Casaleggio e la sua cricca. Magari non se ne preoccupano più di tanto perché il vero progetto è ben più ampio… Magari il teatrino elettorale e le lotte dei pupi sono solo fumo negli occhi per anestetizzare, confondere e destabilizzare… Magari in realtà sono tutti d’accordo: Grillo e Casaleggio, Monti, Prodi, banche e istituzioni, destra e sinistra, sconfitti e vincitori… Magari, sì, magari stiamo parlando degli Illuminati… Chissà…
Noi comunque non ci arrenderemo: continueremo a vigilare e informare, finché la Cultura finalmente vincerà.

Renato Capone
Presidente di Cultura e Pubertà

Per contattare Renato: radiostonata@gmail.com



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